Io ti perdono ed essi non ti perdono… L’immagine di copertina, volutamente modificata, cela, nella versione intera, i tratti di una persona, verso la quale, a ben vedere, si rivolge, di sbieco, lo sguardo di Renzo (vedi le somiglianze con la descrizione dell’immagine della rubrica su “Il Piccolo Principe“).
Barbara è una ragazza che nasce e cresce in Puglia. Dopo aver lavorato per tre anni in una multinazionale a Taranto, entra nell’Accademia Navale di Livorno da dove esce con i gradi di Ufficiale di Marina. Poi come dice lei “ho deciso che non potevo proprio non laurearmi a meno
Ogni persona ha il proprio percorso di vita e le diverse esperienze che attraversa lungo quel percorso. Ogni persona ha il proprio punto di vista e il proprio modo di pensare, che si fondano proprio a causa delle diverse esperienze vissute, con le quali forma ulteriormente la sua percezione della
Della bene-detta ignoranza… Il titolo di questo commento combina due stili: il primo, ormai da secoli tramontato, secondo il quale un autore “battezzava” la sua opera con una denominazione che piuttosto di puntare a “fare colpo” sul lettore andasse dritta al cuore della questione ivi trattata (i latini direbbero “in
Chris è un ragazzo lombardo che si sente campano. Ha dedicato molto tempo della sua vita al lavoro e adesso è direttore di una multinazionale e si occupa di logistica. Da tanti anni la sua vita gravita intorno agli Stati Uniti e da cinque ormai ci vive in pianta stabile.
Michele….ma si legge Michelle… è una ragazza italo-australiana nata in Australia da emigranti del sud Italia. A casa sua si parlava inglese e solo suo nonno parlava in dialetto italiano con lei perché nonostante gli anni in Australia, non aveva appreso la lingua. Ascoltiamo la Vita Narrante di Michele e
Un nesso tra il latino e la povertà… Due frasi, apparentemente senza alcun nesso tra di loro, forniscono la materia per una sottile riflessione. La prima frase è pronunciata da Renzo nei confronti del suo curato, don Abbondio, che, per dissimulare i reali motivi soggiacenti al rinvio del matrimonio, comincia
“La mia quotidianità si divide tra l’esercizio della professione forense e qualche collaborazione nel mondo accademico, oltre che l’immancabile poesia” Queste è la frase autobiografica di Stefania Giammillaro. Ascoltiamo la sua Vita Narrante.
Quando un matrimonio s’ha da fare… La proposta di riflessione che segue è ispirata al celeberrimo passo de “I promessi sposi”, che recita: “Or bene, – gli disse il bravo, all’orecchio, ma in tono solenne di comando, – questo matrimonio non s’ha da fare, né domani, né mai”. Notiamo, innanzitutto,
David è un ragazzo veneto che viene da una famiglia di gelatieri. I nonni hanno iniziato nel 1962 in Germania con la prima gelateria e il padre ha continuato durante gli anni 80 e 90. David ha provato a esportare la passione e l’arte familiare all’estero. Ascoltiamo la sua Vita
Io ti perdono ed essi non ti perdono… L’immagine di copertina, volutamente modificata, cela, nella versione intera, i tratti di una persona, verso la quale, a ben vedere, si rivolge, di sbieco, lo sguardo di Renzo (vedi le somiglianze con la descrizione dell’immagine della rubrica su “Il Piccolo Principe“).
Barbara è una ragazza che nasce e cresce in Puglia. Dopo aver lavorato per tre anni in una multinazionale a Taranto, entra nell’Accademia Navale di Livorno da dove esce con i gradi di Ufficiale di Marina. Poi come dice lei “ho deciso che non potevo proprio non laurearmi a meno
Ogni persona ha il proprio percorso di vita e le diverse esperienze che attraversa lungo quel percorso. Ogni persona ha il proprio punto di vista e il proprio modo di pensare, che si fondano proprio a causa delle diverse esperienze vissute, con le quali forma ulteriormente la sua percezione della
Della bene-detta ignoranza… Il titolo di questo commento combina due stili: il primo, ormai da secoli tramontato, secondo il quale un autore “battezzava” la sua opera con una denominazione che piuttosto di puntare a “fare colpo” sul lettore andasse dritta al cuore della questione ivi trattata (i latini direbbero “in
Chris è un ragazzo lombardo che si sente campano. Ha dedicato molto tempo della sua vita al lavoro e adesso è direttore di una multinazionale e si occupa di logistica. Da tanti anni la sua vita gravita intorno agli Stati Uniti e da cinque ormai ci vive in pianta stabile.
Michele….ma si legge Michelle… è una ragazza italo-australiana nata in Australia da emigranti del sud Italia. A casa sua si parlava inglese e solo suo nonno parlava in dialetto italiano con lei perché nonostante gli anni in Australia, non aveva appreso la lingua. Ascoltiamo la Vita Narrante di Michele e
Un nesso tra il latino e la povertà… Due frasi, apparentemente senza alcun nesso tra di loro, forniscono la materia per una sottile riflessione. La prima frase è pronunciata da Renzo nei confronti del suo curato, don Abbondio, che, per dissimulare i reali motivi soggiacenti al rinvio del matrimonio, comincia
“La mia quotidianità si divide tra l’esercizio della professione forense e qualche collaborazione nel mondo accademico, oltre che l’immancabile poesia” Queste è la frase autobiografica di Stefania Giammillaro. Ascoltiamo la sua Vita Narrante.
Quando un matrimonio s’ha da fare… La proposta di riflessione che segue è ispirata al celeberrimo passo de “I promessi sposi”, che recita: “Or bene, – gli disse il bravo, all’orecchio, ma in tono solenne di comando, – questo matrimonio non s’ha da fare, né domani, né mai”. Notiamo, innanzitutto,
David è un ragazzo veneto che viene da una famiglia di gelatieri. I nonni hanno iniziato nel 1962 in Germania con la prima gelateria e il padre ha continuato durante gli anni 80 e 90. David ha provato a esportare la passione e l’arte familiare all’estero. Ascoltiamo la sua Vita
