La NarraMondo è una raccolta di pensieri, viaggi, visite culturali e di piacere e perché no, stati d’animo. Quasi nove anni fa è iniziato il mio “nomadismo”, un po’ ero spaventata all’idea ma poi ci ho preso gusto. Ho avuto modo di collezionare ricordi , avventure , di provare cibi nuovi, conoscere culture diverse ed incontrare tante persone. Ogni cosa , ogni persona è stato un tassello importante nel puzzle della mia vita che ha ancora bisogno di tante scoperte e tanti tasselli per poter essere incorniciato.
“La libraia del Cairo”
Ogni mio espatrio lo considero una nuova meta , un luogo privo di identità . Piano piano quel luogo diventa mio grazie alle esperienze che vivo, alle scoperte quotidiane ed i nuovi incontri.
L’esperienza che piu’ mi sta piacendo in questo passaggio al Cairo è il Book-Club. Ho faticato ad adattarmi a questa città e faccio ancora fatica, molto lontana dal mio modo di vivere. Il Cairo è così ‘ o lo ami o lo odi.
Condividere un gruppo di lettura, interfacciarsi con persone che vivono la tua stessa esperienza e’ un modo per tornare a quello che ci appartiene. Ci incontriamo mensilmente e decidiamo il libro da leggere. Non può mancare una colazione all’italiana e quattro chiacchiere. Le mattinate sono piacevoli e rafforzano i legami. Oltre a parlare del libro condividiamo anche esperienze di vita vissuta, ognuna di noi ha una propria storia da raccontare ,è un momento di scambio piacevole.
Il Book-Club è nato un po’ di anni fa qui nel nostro compound. Questo anno sono io a gestirlo .E’ di semplice gestione .E’ un modo per dare continuità ad un qualcosa che crea rete.
Uno dei libri che sono stati proposti è “La libraia del Cairo” . Ha segnato il mio ingresso in questo fantastico gruppo. E’ proprio di questo libro che vorrei parlarvi oggi, di come sono nate le librerie al Cairo e la cosa che piu’ sorprende è che sia stata. creata da donne ed ancora oggi resiste.
Tre donne decidono di intraprendere questa faticosa avventura. Aprire una libreria moderna ed indipendente in Egitto. Secondo molti uomini era un progetto dal fallimento sicuro. Nasce su un isola nel mezzo del fiume Nilo “Zamalek”. In quegli anni non esisteva nulla di simile. Sotto il peso del malgoverno far emergere la cultura era davvero una impresa ardua. Basti pensare che i libri erano visti come un lusso e non come una necessità .
Queste tre tenaci donne hanno portato avanti il progetto nonostante tutte le sfide da affrontare. In un paese che correva verso la rivoluzione . l’8 Marzo 2002 nasce DIWAN , casualmente la giornata internazionale della donna.
DIWAN ha vari significati: “una raccolta di poesie nelle letteratura persiana ed araba”, “il nome di uno stile di calligrafia araba”, “un luogo di incontro”, “un albergo”.
DIWAN nasce dalla passione per la lettura che Nadia, una delle protagoniste e scrittrice del libro, condivide con sua sorella Hind e a Nihal, una loro amica. In questa libreria si potevano trovare libri che non sarebbero stati reperibili altrove in Egitto. Si poteva rimanere per ore nella caffetteria adiacente e godere di una libertà non concessa fuori.
Anche le donne potevano godere di questo benessere.
In questo libro l’autrice mette a nudo la sua visione dell’Egitto e la sua esperienza. Una terra ricca di contrasti tra due culture quella araba e quella occidentale. Ta le varie religioni presenti sul territorio , musulmana, cattolica e estremismo islamico. Il contrasto piu’ forte tra la disarmante povertà e la sfarzosa ricchezza.
Oggi DIWAN vanta di numerose sedi e circa 150 dipendenti. Nadia Wassef, la scrittrice e protagonista, ha lasciato l’Egitto per poter dare alle sue figlie un futuro diverso .Ad oggi è considerata tra le 200 donne piu’ potenti del medio oriente, il suo libro è stato tradotto in moltissime lingue.
Dopo la lettura di questo libro mi sono recata nella storica libreria a Zamalek, l’atmosfera è accogliente , è un luogo dove il tempo sembra fermarsi e dove il rumore della frenesia Egiziana si spegne . E’ molto ben organizzata. Il lettore si perde tra gli scaffali in legno e le centinaia di file di libri di ogni genere. Per noi occidentali potrebbe sembrare una normale libreria. Se si pensa al contesto ed alle difficoltà che queste tre donne hanno dovuto affrontare è un’opera grandiosa. E’ una testimonianza su quanto l’apertura mentale può aiutare e far maturare anche in un contesto difficile, DIWAN E’ LA FORZA DELLE DONNE.
Foto: Rosa Moccia
14 risposte
Da amante dei libri mi sono persa nel racconto di questa realtà, nel leggere sentivo l’odore dei libri e la magia di questa libreria. Si, la determinazione e la passione portano sempre lontano! Grazie Rosa per aver condiviso questo spaccato della tua vita! Al prossimo viaggio 🥰
Grazie a te! Sapere che attraverso un piccolo racconto si può portare il lettore alla scoperta di mondi nuovi fa molto piacere.
Che bellissimo racconto! Mi ha colpito molto la storia di DIWAN e di queste donne coraggiose che, sfidando le difficoltà e i pregiudizi, sono riuscite a creare uno spazio di cultura e libertà in un contesto così complesso. È incredibile pensare come un luogo come una libreria possa diventare un simbolo di resistenza e crescita personale. Grazie per aver condiviso questa esperienza. La passione per la lettura unisce davvero le persone, e la forza delle donne qui emerge in tutta la sua potenza.
In un momento così difficile per questo paese, queste donne sono state davvero ammirevoli. L’amore per la cultura non ha limiti. Grazie Rossella
Ciao a tutti ! concordo con Rosa sul fatto che il bookclub sia un esperienza davvero imperdibile per ogni accanita lettrice. Rosa da quest anno con piccoli accorgimenti e riuscita a rendere il nostro gruppo del Cairo molto stimolante, la scelta dei libri infatti si annuncia ricca di argomenti e spunti di discussione letterari e umani. La libraia del Cairo è un inno alla forza imprenditoriale femminile ed il racconto per arrivare al successo in un contesto così difficile rappresenta un incoraggiante esempio di lungimiranza e forza di volontà tutta al femminile. Abbiamo anche letto La casa sul Nilo di Denis Pardo un libro immancabile per ripercorrere tutta la storia della città del Cairo e più in generale dell’ Egitto. Erano gli anni d oro dove per un europeo stare al Cairo significava sentirsi protagonista di una vera e propria rivoluzione culturale. Il libro permette anche di scoprire luoghi ancora esistenti di assaporare e respirare l aria di fine secolo per sentirsi un po’ parte di quella magnifica storia ormai perduta
Il book club ci dà grandi stimoli ed opportunità di confronto. È un bel momento da condividere. Presto leggerò anche “la casa sul Nilo”, mi ha incuriosito molto. Grazie Veronica
Personalmente non conoscevo questa storia, ma leggerla devo dire che mi ha veramente commossa, perché spesso ci crogioliamo in noi stesse (noi stesse in quanto donne) senza renderci conto che se solo desideriamo fortemente qualcosa siamo in grado di smuovere montagne.
E questo mio commento fatto proprio in questo giorno del 25 novembre forse non è un caso, perché non solo non dobbiamo permettere a nessuno di farci del male, ma in primo luogo siamo proprio noi a dover credere in noi stesse, nelle nostre capacità e soprattutto dobbiamo amarci un po’ di più, sempre.
Osservazione pienamente condivisa. Le donne sono capaci di muovere montagne, non si arrendono agli ostacoli. Mi ha fatto piacere ti sia piaciuta la storia, se hai l’occasione di leggere il libro, te lo consiglio. Grazie Barbara
È proprio vero, la lettura apre le menti, dona forza e unisce le persone!
Grazie alle tue parole sono stata catapultata in questa libreria. Sei riuscita a ricreare l’atmosfera, ne sento quasi l’odore…quello inebriante dei libri che, per un lettore, è un profumo unico!
Complimenti a te per tutto, per la tua vita e per come riesci ad affrontare ogni nuova sfida. Proprio come hanno fatto queste tre donne che non si sono arrese davanti alle difficoltà, ma sono andate avanti con il loro fantastico progetto fino a realizzarlo.
Grazie Rosetta!
È piacevole sapere che si riesce a portare il lettore nella propria realtà, scrivendo piccoli spaccati di vita. Grazie per le tue dolci parole.
Una libreria meravigliosa, magica e internazionale. Quando vivevo al Cairo era una tappa quotidiana, non potevo tornare a casa senza entrare in libreria. Ero sempre alla ricerca di un autore italiano tradotto in inglese o in francese o in arabo. Poi un salto nel reparto libri per l’ infanzia, i miei preferiti e compravo sempre qualcosa da portare in Italia. Una volta ho acquistato un libro di un autore egiziano che scriveva non solo in arabo classico, ma anche in egiziano, esempio di come la lingua si evolve. Poi ho chiesto aiuto ad amici egiziani per la lettura e la comprensione, ovviamente.
Sono contenta che ti sia piaciuta e poi leggere il tuo articolo proprio in questa giornata ha un significato particolare.
Continua a scoprire il Cairo per amarlo, perché è una città vera.
Non vedo l’ora di tornare.
Il Cairo, lo sto scoprendo un po’ alla volta. Ci sono dei posti piacevoli, storie piacevoli, come questa libreria. Continuerò a scoprire! Grazie Chiara
Che splendida storia, Rosà. È bello vedere come ancora oggi, la scelta di aprire una libreria sua sempre portatrice di benessere, comunicazione e unione.
Molto interessante il libro. Vero, la cultura unisce anche in contesti difficili. Grazie Vanessa