Pensieri a Raffica: Il Mio Cervello in Evidenza (Riflessione N. 313)

Un compleanno Scintillante: Tanti Auguri Mariachiara!

Cari amici e fedeli lettori, benvenuti a questa edizione speciale di “Pensieri a Raffica: Il Mio Cervello in Evidenza”. Today ci immergeremo in una riflessione tanto epica quanto mozzafiato, forse più epica di un cielo stellato in una notte senza nuvole: è il compleanno della nostra redattrice Mariachiara. Di conseguenza, quale modo migliore per augurarle buon Level Up se non con la penna del sottoscritto, che per scrivere il pezzo ha addirittura rinunciato alla siesta pomeridiana? Ma attenzione, cercare di farle gli auguri sarà come tentare di suonare la batteria con le mani legate. Ci siamo tutti? Bueno, possiamo partire.

Riflessione N. 313

Ora, permettetemi di parlarvi di questa ragazza, di quest’incantevole creatura dinanzi alla quale le parole, solitamente le mie più fidate compagne d’avventura oltre che di innumerevoli trip mentali al di là del vero senso della ragione, fuggono sconvolte dalla paura di non esserne all’altezza. Parliamo di una grazia così intensa e travolgente, che qualsivoglia termine conosciuto è inutile, totalmente inservibile nel tentativo di catturare l’essenza di ciò che trasmette.

Immaginate di assistere a un tramonto, ok? Lo so, è banale, ma state al gioco. Siamo sulla costa, quando il cielo si tinge di viola e di arancio tanto da rendere il paesaggio uno di quei quadri troppo belli da ammirare una volta sola, e ciò che resta delle nuvole si stiracchia all’orizzonte mescolandosi con le prime sfumature della sera. Vedete la scena? Ci siete? Sentite il vento caldo che riempie il respiro, la brezza marina sfiorare la nuca, il tepore della sabbia tra le dita dei piedi, la camicia smossa dall’aria? Fatto? Bene, la bellezza di questa ragazza supera di gran lunga quello che avete davanti.

Scrivere per dirle tanti auguri mi mette un po’ in difficoltà, lo ammetto, ma tra una chiacchiera e l’altra gliel’ho promesso. E io le promesse le mantengo. Mi sento come un giocoliere che improvvisamente si trova a dover lanciare in aria sfere di fuoco invece delle solite palline colorate. I concetti si trasformano in microscopici e fiacchi borbottii. Ascoltare i pensieri è come assistere a un concerto dei Grateful Dead, dove uno urla più dell’altro sperando di farsi sentire per essere chiamato sul palco. È come cercare di mettere un elefante in una scatola da scarpe. Impossibile, eppure così irresistibilmente affascinante. No no no. Non posso tirarmi indietro. Devo per forza dire qualcosa.

E poi c’è la sua voce, oh, ragazzi, che voce. È come il sospiro della corrente che accarezza un campo fiorito in un pomeriggio d’estate. Potrebbe con calma far cadere in deliquio (è la prima volta che uso ‘sto parolone) anche il più freddo e insensibile dei cuori. Quando parla, addirittura il silenzio si ferma ad ascoltarla. Ogni aspetto di quel che sfugge le dà la massima attenzione.

Ma il bello di tutto ciò è che, nonostante la sfida linguistica sia ardua, potrò comunque prendere a braccetto le parole per condurle a vedere qualcosa che le lascerà indubbiamente senza parole (scusate il gioco di parole). Nonostante mai riusciremo a descriverla come vorremmo, la mia scrittura ed io continueremo a provare. Ogni qual volta avrò il piacere di farle gli auguri, dirò qualcosa di straordinario, anche se alla fine mi verrà da ridere, consapevole che la sua bellezza è così al di là del comune, che non esiste definizione in alcun vocabolario che riesca per davvero a renderle giustizia. Quindi, cara e incantevole ragazza, non mi resta che augurarti un piacevole e sentito buon compleanno, sperando che tu possa portare la canzone del vento con te in ogni tuo viaggio.

Se il tuo sogno è bello,
dagli forma
come il torrente
scava le sponde;
come il vento che vive
e si trasforma.

Happy B-day