Seduto sulla poltrona mi guarda e sorride.
Ha acceso le candele bianche sul tavolino da tè e abbassato tutte le luci tranne la lampada che illumina me.
Lui e Il vestito blu sul divano aspettano che io dia inizio alle danze.
Mi sembra incredibile che dopo anni mi chieda ancora di indossarlo. Mi meraviglia ogni volta.
Lo comprammo insieme in una boutique di Milano per i miei vent’anni. Lo vide lui in vetrina e mi chiese di provarlo con un’insistenza che non conoscevo.
Mi fece tenere la tenda del camerino aperta, si sedette sul pouf di pelle beige con i gomiti poggiati alle ginocchia e il viso sulle mani.
Mi disse: “indossalo. Non dire nulla e indossalo.”
Ebbi la sensazione che fossero i suoi occhi a liberarmi dai vestiti, e che fossero le sue mani a farmi indossare quell’abito blu che mi accarezzava i fianchi e scendeva morbido fino alle ginocchia.
I suoi occhi incantati sulla curva dei seni e le labbra schiuse come se stessero baciandomi sulla parte scoperta del collo.
Guardandomi aveva fermato il tempo. Aveva chiesto alla commessa di prendere altri venti vestiti, perché ci lasciasse lì, io a bearmi dei suoi occhi estasiati e lui colmo di una felicità nuova e totale.
Avvolta da quel tessuto e accarezzata dalle sue pupille che sfioravano ogni centimetro del mio corpo, mi mossi come una ballerina sulle punte. Ballai per lui, o forse per me.
Era in balia della mia bellezza e io mi ubriacai del potere che il suo sguardo mi conferiva.
All’improvviso capii come un gesto così semplice e quotidiano come indossare un abito potesse renderlo così soddisfatto. Come il solo osservarmi lo ricoprisse di piacere.
Mi sentii femmina e donna. Mi sentii viva e bella.
Non dicemmo una parola.
Non mi sfiorò nemmeno.
Lo farà stasera. Ma prima fermeremo il tempo quando mi guarderà indossare il nostro vestito.
4 risposte
Favoloso!!!!!!
Grazie, sono contenta ti sia piaciuto.
Bello
Grazie