Viene il tuo giorno…
La vita di tutti e tutta la vita di ogni essere umano può essere legata a un’attesa, a qualcuno o qualcosa che deve giungere e/o bisogna raggiungere. Spesso, non è possibile fare previsioni di date e circostanze, ma ciò che rimane nella disponibilità di ciascuno è mettere in gioco le proprie capacità, manifestare la propria dedizione, profondendo il proprio impegno. In una parola: provare a fare tutta la propria parte.
I promessi sposi, Renzo e Lucia, avevano progettato le loro nozze in una certa data, in determinate circostanze, si erano preparati in un certo modo e, alla fine, hanno dovuto abbandonare tutte queste condizioni poi svanite in un attimo. Non quando, non come avevano pensato, ma il loro matrimonio, però, si realizza.
Alessandro Manzoni fa una meravigliosa sintesi e afferma:
“Venne la dispensa, venne l’assolutoria, venne quel benedetto giorno: i due promessi andarono, con sicurezza trionfale, proprio a quella chiesa, dove, proprio per bocca di don Abbondio, furono sposi. Un altro trionfo, e ben più singolare, fu l’andare a quel palazzotto; e vi lascio pensare che cose dovessero passar loro per la mente, in far quella salita, all’entrare in quella porta; e che discorsi dovessero fare, ognuno secondo il suo naturale. Accennerò soltanto che, in mezzo all’allegria, ora l’uno, ora l’altro motivò più d’una volta, che, per compir la festa, ci mancava il povero padre Cristoforo. – Ma per lui, – dicevan poi, – sta meglio di noi sicuramente”.
La libertà richiesta agli sposi nel manifestare il loro consenso, per Renzo e Lucia si arricchisce della libertà di vedere officiato il proprio matrimonio da quel don Abbondio, che aveva procurato loro così tanto dolore con la sua viltà; della libertà di tenere i festeggiamenti proprio in quel palazzo dove Lucia era stata prigioniera dell’innominato; della libertà di saper presente, anche se in modo misterioso, il defunto fra Cristoforo.
Quanto ha da dire tutto questo a chi è preso dai preparativi del matrimonio! Intanto, l’augurio e che tutti possano sperimentare la libertà di aspettare, andandogli incontro con fierezza, il proprio giorno che viene. Viene il tuo giorno e sarà un giorno narrante.

