La NarraMondo è una raccolta di pensieri, viaggi, visite culturali e di piacere e perché no, stati d’animo. Quasi nove anni fa è iniziato il mio “nomadismo”.
Un po’ ero spaventata all’idea ma poi ci ho preso gusto. Ho avuto modo di collezionare ricordi , avventure , di provare cibi nuovi, conoscere culture diverse ed incontrare tante persone.
Ogni cosa , ogni persona è stato un tassello importante nel puzzle della mia vita. Nonostante abbia ancora bisogno di tante scoperte e tanti tasselli per poter essere incorniciato.
“El Arafah: Dove la Bellezza della Storia Incontra la Resilienza della Vita”
La città dei morti del Cairo, conosciuta come El-Arafah, è un’area molto estesa situata nella parte orientale della città, lungo l’antica strada che conduce alla Mecca.
Il nome “El Arafah” deriva dall’arabo e può essere tradotto come “il luogo della conoscenza”. Un richiamo al rispetto e alla memoria dei defunti che qui riposano. Questa espansione, che si estende per chilometri, è incastonata tra le colline del Cairo. La sua posizione geografica è strategica, fatta di strade e viuzze che richiamano la storia e la spiritualità, creando un’atmosfera densa di significato.
Questo cimitero urbano è molto più di un semplice luogo di sepoltura. Le strade tortuose offrono scenari affascinanti, con spettacolari mausolei e tombe ornate. Alcune di queste tombe sono diventate vere e proprie case, e in molti casi assomigliano a ville, trasformandosi in rifugi per le famiglie che vi abitano.
Tra le numerose opere architettoniche che si possono ammirare camminando tra le viuzze , la moschea di Qaytbay spicca per la sua bellezza. È stata costruita tra 1470 e il 1474.Il suo minareto alto e slanciato con base quadrata e un design particolare caratterizzato da archi e nicchie rappresenta la bellezza spirituale dell’architettura Islamica. Salendo fino alla cima della moschea di Qaytabay, ci si imbatte in una serie di scale alte e strette che sfidano l’arduo percorso. Man mano che si avanza, il respiro si fa più affannato, ma la fatica è ripagata da una vista mozzafiato. Lo skyline del Cairo si dispiega come un meraviglioso arazzo di edifici storici, mercati e quartieri vivaci. Dalla cima, il panorama regala uno sguardo unico sulla città, con le sue contraddizioni e bellezze che si intersecano.
Le piccionaie, che caratterizzano il paesaggio, non sono solo un simbolo di tradizione, ma sono anche una preziosa fonte di sostentamento. L’allevamento dei piccioni nutre le famiglie. I piccioni sono considerati simboli di pace e prosperità.
Nonostante la bellezza e la ricchezza storica, la vita nella Città di El Arafah è segnata dalla povertà palpabile. Molti residenti vivono in condizioni di povertà . La mancanza di un censimento ufficiale complica ulteriormente la situazione, rendendo difficile per le autorità fornire il supporto necessario. Eppure, nonostante queste sfide, la comunità si dimostra resiliente, creando legami forti tra i suoi membri.
Un elemento distintivo della Città dei Morti è l’antica tradizione degli artigiani, che continuano a mantenere vive le tecniche artigianali di generazione in generazione. Le piccole e caratteristiche botteghe sono luoghi vibranti dove l’abilità manuale si fonde con la creatività. Qui, i maestri artigiani si dedicano a diverse forme d’arte, tra cui il vetro soffiato, la ceramica, e la lavorazione del metallo, creando oggetti unici.
Le botteghe di vetrai, ad esempio, si caratterizzano per i loro forni incandescenti e il flusso continuo del vetro caldo, che prende forme artistiche in mani esperte. I vetrai producono diversi oggetti , dai bicchieri ai candelabri, ognuno realizzato con dedizione e passione. L’atmosfera all’interno di questi spazi è vivace e coinvolgente, con il suono del vetro che si modella e il luccichio dei riflessi luminosi che cattura l’attenzione di chiunque vi entri.
La Città dei Morti rappresenta un microcosmo di resilienza e vita, dove la storia si mescola alla vita quotidiana, e dove la bellezza delle antiche architetture contrasta con le sfide contemporanee. Visitare questo luogo significa intraprendere un viaggio di scoperta e riflessione, un’opportunità per apprezzare la ricca storia e cultura egiziana che continua a prosperare malgrado le avversità.
(Foto: Rosa Moccia)