Buon giorno lettori, oggi vi presento una scrittrice con una penna strabiliante, dalle mille facce, colora la tela con una delicatezza sopraffina, Valentina Giua consegue la Magistrale di Economia, dal 2022 è referente per la Sicilia di Rinascimento poetico, un movimento presente in Italia e all’estero ed è conduttrice della rubrica Parlami di Poesia su Radio Ulisse.
Che vita narrante è la tua?
La mia è una vita narrante, cammina sul filo invisibile della poesia, dove ogni sguardo, ogni dettaglio, ogni attimo diventa una storia da raccontare. Vivo con la penna nel cuore e i pensieri tra le nuvole, cercando di trasformare anche il dolore in bellezza.
Cosa ti porta a scrivere?
Scrivo per necessità, come se fosse un respiro parallelo. Scrivo per restituire senso a ciò che accade dentro e fuori di me. Scrivo perché è il modo più autentico che conosco per non perdermi.
Cosa ti piace, che emozioni ti dà la scrittura?
La scrittura mi fa sentire viva, mi riconnette a quella parte più profonda e libera che spesso nella frenesia si smarrisce. Mi emoziona quando una parola trova la sua esatta collocazione, come una chiave che apre una stanza segreta. È magia pura, è casa.
Il titolo del tuo libro che messaggio vuol far passare?
Vestire polvere di sogni è un invito a dare consistenza ai sogni, a renderli visibili, abitabili. È un titolo che nasce dall’idea di indossare ciò che spesso si pensa evanescente, impalpabile. In realtà, nella mia visione, i sogni sono polvere che ci modella, che ci veste davvero. Il blu è il filo conduttore della raccolta: un colore che non è solo sfondo ma sostanza, pelle, casa. Dalla prima poesia ambientata in una stanza tutta blu fino all’ultima, dove si stende un “fissativo impermeabile” su tutta la casa dell’anima, il blu si fa testimone e custode del viaggio interiore che la poesia compie, trasformando sogni, immagini, calligrammi e visioni in materia viva.
Qual è la morale del tuo libro?
Che siamo tutti frammenti di luce anche nei momenti più bui. Che la poesia può essere una forma di resistenza dolce, un modo per sopravvivere con grazia e forza. Che raccontarsi è un atto di coraggio e di cura.
Guardando al futuro, c’è qualche progetto o ambizione che non hai ancora realizzato, e che speri di portare avanti nel prossimo capitolo della tua carriera o della tua vita?
Sogno di portare la poesia ovunque: nei teatri, nelle scuole, nelle piazze, nei luoghi dove di solito non arriva. Vorrei creare un format itinerante di poesia performativa, dove voce, musica e arte si fondono. E, chissà, magari scrivere un romanzo poetico che sia anche un viaggio dell’anima.
Dov’è possibile acquistare il tuo libro?
On line.
Dai tre motivi per acquistarlo a chi non ti conosce.
Perché è un abbraccio scritto con l’inchiostro del cuore.
Perché ti invita a guardare dentro di te con occhi nuovi, tra luce e ombra.
Perché è poesia che si fa carne, voce, respiro: parla di te anche se l’ho scritto io.