Micro uniVersi – Intervista a Francesca Baroni

“Così presto ho capito che una strada per la mia guarigione sarebbe stata proprio quella della poesia.”

In questo nuovo incontro su Vite Narranti conosceremo Francesca e avremo modo di approfondire alcuni aspetti della sua interiorità.

Il Micro UniVerso di Francesca
Francesca, bentrovata in questo spazio! Avrei piacere intanto che tu ti presentassi brevemente ai lettori, scegliendo in totale libertà ciò che vuoi farci sapere. 

Ciao a tutti e a tutte! Mi chiamo Francesca sono una ragazza di venti anni e provengo dalla Toscana. Nella vita sono una studentessa universitaria e spero un giorno di diventare docente. Inoltre, da un po’ di tempo coltivo la passione per le poesie e per la pittura, condividendole sulle varie piattaforme social.

Diffondi contenuti letterari sul tuo profilo instagram @_poesiesparse_ e non solo. Dunque ti chiedo subito come ha origine il tuo interesse per la letteratura e a quando risale.

Non sono mai stata un asso a scuola. Purtroppo non ho ricordi molto belli a causa di problemi personali. Ero sconfortata, studiavo ma non riuscivo a esprimere tutto ciò che sentivo dentro di me. Provavo vergogna e avevo il timore di parlare davanti ai miei compagni. Dopo un lungo periodo buio ho cambiato scuola e per fortuna ho incontrato una persona stupenda che mi ha accolta con tenerezza ed è riuscita a comprendere le mie potenzialità e le mie fragilità. La professoressa in questione insegnava letteratura italiana. Inutile dire che ho iniziato ad amare la materia e nelle poesie spesso trovavo quel tormento interiore che in qualche modo risuona con il mio. Così presto ho capito che una strada per la mia guarigione sarebbe stata proprio quella della poesia.

Ho notato una predisposizione verso la poesia, e quindi sono curioso di sapere se esplori anche forme letterarie in prosa, o se sei orientata più sui versi. In questo caso, cosa ti dà la lirica poetica di diverso rispetto ad altre forme come possono essere il racconto o la narrativa?

Sono aperta a tutto. Non mi piace limitarmi o irrigidirmi in determini schemi; di conseguenza mi capita di sperimentare -oltre che leggere- altre forme letterarie come la prosa. 

Tu stessa manifesti ciò che hai dentro mediante la scrittura in versi. Le tue poesie trattano tematiche ricorrenti e a te care, oppure sono molto variegate e più una conseguenza di ciò che ti accade in un dato momento, che subito tramuti in forma scritta?

Le mie poesia spesso esprimono temi o sensazioni a me cari. All’inizio manifestavano il mio dolore interiore poi pian piano sono riuscita ad allargare il punto di vista ed esprimere altre sensazioni.

Non ho potuto fare a meno di notare che diffondi poesia anche su Youtube, interpretando componimenti di altri autori e talvolta anche i tuoi. Perché per te è importante leggere una poesia ad alta voce? Secondo te la musicalità, il ritmo, i toni che ne scaturiscono sono imprescindibili rispetto alla poesia stessa, o si può cogliere il tutto anche leggendola “interiormente”?

È importante leggerla ad alta voce nei video perché spero che un giorno quei versi possano aiutare qualcuno/a, oltre al fatto che mi piace poter divulgare qualcosa di cui sono appassionata. Nonostante ciò, credo che il momento di “raccoglimento interiore” sia importante per tutti, è una specie di beneficio e questo vale anche quando leggiamo la poesia interiormente. Riflettere con calma e in solitudine sulle cose che leggiamo credo sia un aspetto fondamentale anche per lo sviluppo del senso critico e della creatività. Al di fuori del caos o del ritmo continuo.

Hai mai pubblicato (o pensato di farlo) una raccolta di tuoi componimenti? Avrei piacere tu approfondissi questa tematica.

Mai. Ho pensato di farlo ma ritengo di non essere ancora pronta. Ho tanto su cui lavorare.

Secondo te perché la poesia ancora fatica a guadagnarsi uno spazio più ampio di lettori, e viene vissuta come qualcosa di estremamente complesso? Dipende molto dal metodo di insegnamento che riceviamo e con cui veniamo fatti approcciare a questo mondo letterario? E’ una questione di “linguaggio” e terminologia o c’è altro?

Credo sia solo in parte una questione di insegnamento. Ritengo che da un po’ di tempo ci siano molti problemi nella scuola e questo si potrebbe riflettere sulla “resa” degli insegnanti. Ma questo è un altro discorso e non vorrei fare generalizzazioni che lasciano il tempo che trovano. Mi sembra che – per quei pochi adolescenti che conosco- la poesia sia importante e io spero che i nuovi giovani siano interessati a far vivere questo genere letterario. Non ho una risposta precisa e definitiva. Solo questa: nonostante tutto mi sento ottimista.

Se tu potessi incontrare una figura poetica contemporanea o del passato, quale sceglieresti e, ovviamente, perché?

Patrizia Cavalli. Lei per me conta molto. Ci legano certi dolori e la bellezza del suo stile è incommensurabile. Sarebbe un onore. .

Un’ultima domanda, abbastanza ricorrente, ma che ogni volta mi regala punti di vista differenti, nuovi e preziosi per me: che cosa è per te la poesia?

All’inizio pensavo che la poesia fosse un’arte capace di salvare le persone dalle intemperie di vita. Ma ho scoperto che non rappresenta solo questo per me. La poesia è la possibilità di comunicare oltre le tragedie della storia, oltre i drammi individuali. È un’arte comunitaria. È la possibilità di esprimersi anche quando non riusciamo a voce, o non sappiamo dare nome a una emozione. È espressione pura.

La poesia è la possibilità di comunicare oltre le tragedie della storia, oltre i drammi individuali

Concludiamo questo piacevole incontro con Francesca leggendo una sua poesia che gentilmente ha deciso di condividere. Ti ringrazio per il tempo dedicato, augurandoti inoltre di continuare su questa strada, avendone avvertito l’importanza per te.

Girovagando

Girovagando per me stessa
tra le strade sconfinate di questo Io
provo solo un eterno spaesamento.
Avrei voglia di uno spazio tutto mio
di una sosta dal futile tormento.

Francesca Baroni

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