Chi troppo vuole nulla stringe…
Il proverbio che dà il titolo alle riflessioni che seguono è conosciuto quasi a livello universale, forse non dal punto di vista letterale ma, certo, sul versante esperienziale. Chi, infatti, frugando nel suo passato non può ricavare, anche se non a livelli così estremi, una propria attualizzazione del seguente passo manzoniano?
“Il Griso rimase a scegliere in fretta quel di più che potesse far per lui; fece di tutto un fagotto, e se n’andò. Aveva bensì avuto cura di non toccar mai i monatti, di non lasciarsi toccar da loro; ma, in quell’ultima furia del frugare, aveva poi presi, vicino al letto, i panni del padrone, e gli aveva scossi, senza pensare ad altro, per veder se ci fosse danaro. C’ebbe però a pensare il giorno dopo, che, mentre stava gozzovigliando in una bettola, gli vennero a un tratto de’ brividi, gli s’abbagliaron gli occhi, gli mancaron le forze, e cascò. Abbandonato da’ compagni, andò in mano de’ monatti, che, spogliatolo di quanto aveva indosso di buono, lo buttarono sur un carro; sul quale spirò, prima d’arrivare al lazzeretto, dov’era stato portato il suo padrone”.
Si arguisce che la vera grandezza appartiene a chi sa accontentarsi del necessario, liberandosi dalla malattia dell’accumulazione seriale di beni, che poi si trasformano in mali. Chi raccoglie troppi frutti da un albero tenendoli solo per sé, li vedrà marcire, a meno che non li condivida con qualcuno; chi conserva soldi per un’aspettativa di vita illimitata, non avrà il tempo di spenderli, a meno che non scelga di lasciarli in eredità a qualcuno.
Da qualche parte ho letto, in riferimento alle relazioni, che più si vuole trattenere per sé una persona più la si perde e questo veniva spiegato attraverso l’invito a stringere nel pugno una manciata di sabbia: più stringi più la sabbia, inesorabile, scorre dalle dita, lasciando un vuoto; se, invece, si allenta la presa, nel palmo della mano, rimane una presenza.
E riguardo alle cose? Si rischia di restare con un pugno di mosche! Ciò è accaduto al Griso, lui che cercava di accumulare cose né è stato infettato nel cuore e nel corpo; ciò che ha buttato nel sacco per riempirlo non gli è servito a evitare che fosse buttato via lui, come un sacco della spazzatura, dalla quale ci si tiene lontani per evitare il contagio.
Quando i cattivi muoiono si pensa che il mondo sia stato in parte bonificato, ma ciò non è vero: sia perché c’è chi, purtroppo, in qualche misura, continuerà la loro opera malvagia; sia perché quelle persone sono un fallimento della società intera. Quindi, se non si hanno lacrime per piangerli, bisognerebbe averne, eccome, per compiangere la propria complicità alla mancata realizzazione nel bene di quella vita sbagliata. Griso e chi è come lui Requiescant In Pace.
E chi, invece, è vivo? Restino in piedi, rimangano con i palmi delle mani aperti, non per raccogliere e rubare, ma per accogliere e donare; e, se proprio vogliono stringere, non sia per il troppo volere qualcosa, ma per voler bene a qualcuno, mediante una manuductio narrante.