La NarraMondo è una raccolta di pensieri, viaggi, visite culturali e di piacere e perché no, stati d’animo. Quasi nove anni fa è iniziato il mio “nomadismo”.
Un po’ ero spaventata all’idea ma poi ci ho preso gusto. Ho avuto modo di collezionare ricordi , avventure , di provare cibi nuovi, conoscere culture diverse ed incontrare tante persone.
Ogni cosa , ogni persona è stato un tassello importante nel puzzle della mia vita. Nonostante abbia ancora bisogno di tante scoperte e tanti tasselli per poter essere incorniciato.
UN’ESPERIENZA INCANTEVOLE NEL CUORE DELL’EGITTO.
A Ovest del Cairo, nel cuore dell’Egitto, lontano dalla frenesia del turismo di massa, si cela una gemma di bellezza e storia: Il Fayyum. Questa oasi, era il granaio dell’Impero Romano, da qui infatti il grano veniva trasportato via fiume verso Alessandria e dal li poi a Roma.
Qui il tempo sembra essersi fermato, fondendo natura e cultura in un abbraccio affascinante. E’ un luogo di paesaggi sorprendenti. Laghi scintillanti e palmeti lussureggianti si alternano a antiche rovine. Il mio viaggio è iniziato dal Tunis Village, che sorprende per la sua autenticità. Le tende beduine, realizzate con stoffe dai colori vivaci evocano un’immagine vivida della vita nomade del deserto. Entrando sono stata accolta da un’atmosfera calda e amichevole. Ho gustato il tipico the chai e sono poi salita a bordo di una jeep per dare inizio alla mia avventura nel deserto, che mi ha portato in un viaggio tra dune alte e sfumature di sabbia splendente fino alla Valle delle Balene.

Questo sito, patrimonio UNESCO, racconta storie di un tempo in cui il Fayyum era sommerso dal mare. La passeggiata tra i fossili mi ricorda l’immensità delle balene preistoriche che una volta nuotavano in queste acque. Ogni passo è un ponte tra presente e passato, mi sono sentita “piccola “di fronte a tanta storia. Un pit stop dal sole cocente e dal vento fastidioso, in una tenda beduina, dove ho pranzato mi ha ricaricata per continuare il tour.
Percorrendo un altro pezzo di deserto in jeep, sono arrivata al Magic Lake. Al tramonto i colori del lago che si riflettono nelle acque calme, creano un’atmosfera quasi magica. E’ il momento ideale per scattare foto e godere del silenzio, rilassare il corpo e ristorare la mente. Un perfetto equilibrio tra il caos e la serenità. Una passeggiata lungo la riva, bagnando i piedi nelle acque fresche. Una leggenda narra che chi si immerge nel lago Magico avrà fortuna e gioia nei giorni a venire. Non sono superstiziosa ma perché non provare!

A pochi km dal lago, nel cuore del Wadi ar-Rayyan, si trovano le cascate. Man mano che ci si avvicina il rumore dell’acqua si fa sempre piu’ forte, fino ad infrangersi nel lago. Un altro spettacolo della natura.
La mia giornata è stata intensa ma piena di meraviglia. E’ terminata al Lazib Inn resort. Un autentico paradiso immerso nella bellezza naturale del Fayyum, dove la tradizione si fonde al confort moderno e la vista sul lago crea un legame unico con l’ambiente incarnando l’essenza dell’oasi.
La mattina seguente, dopo una ricca colazione tipica, la mia esplorazione continua. Attraversando il protettorato di Qarun, nel pieno deserto. La bellezza delle dune dorate e le pareti rocciose offrono uno spettacolo che riempie gli occhi, sono arrivata a Dyme

Dyme è uno scrigno di storia, una passeggiata nell’Antica Roma. Passeggiare tra le rovine romane, e’, quasi surreale mi ha catapultata nella storia di una civiltà che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia egiziana. E’ quasi inimmaginabile pensare che quel luogo fosse stato abitato . Pensare alle strade affollate dai mercanti , soldati e viaggiatori, sembra quasi incredibile. Un aspetto affascinante di Dyme e la sua interazione con il paesaggio circostante, le rovine si trovano in un contesto naturale di grande bellezza, tra le dune di sabbia maestose.
A poca distanza si trova la Valle delle Angurie, cosi’ chiamata per la forma delle rocce che ricordano quella del frutto. Un luogo molto suggestivo. La passeggiata tra queste rocce ovali che sembrano scolpite da mani esperte , mi ha fatto sentire ancora una volta “piccola” di fronte alla potenza della natura. Al tramonto, mentre l’auto si muove lungo la strada che collega il Fayyum al Cairo mi lascio alle spalle le dune dorate per rientrare nella confusionaria città , il contrasto con la calma dei giorni trascorsi nel deserto è palpabile .
E’ stata una delle escursioni piu’ emozionanti da quando sono al Cairo, forse è perché il deserto mi affascina:
mi regala serenità e una sensazione di rinascita. Questo luogo merita di essere visitato poiche’ attraverso le mie parole non è possibile catturarne completamente la sua straordinaria bellezza.
Foto Rosa Moccia