Buon giorno lettori, oggi vi presento una scrittrice molto brava è una tessitrice di parole, capace di intrecciare emozioni, idee e immagini con precisione e intensità. Il suo stile può essere limpido come acqua di sorgente o denso come nebbia autunnale, ma in ogni caso ha un’identità inconfondibile. Sa scegliere le parole giuste, quelle che risuonano nella mente del lettore anche dopo che ha chiuso il libro. La sua scrittura non è solo tecnica impeccabile, ma anche profondità, intuizione e coraggio. Sa scavare nell’animo umano, esplorare le zone d’ombra, dare voce a ciò che spesso resta taciuto. Una scrittrice molto brava non teme di riscrivere, tagliare, cesellare ogni frase fino a renderla perfetta e soprattutto, non smette mai di cercare: nuove storie, nuove forme, nuovi modi di raccontare il mondo. Vi parlerò di Anna Valente, nasce a Napoli nel 1969, nel mese di dicembre, sposata e ha due figli, la sua passione per la scrittura è iniziata sin da ragazzina, i pensieri e i suoi sogni da soli atmosfera, li ha tradotti su carta.
La tua vita narrante com’è ?
Se pensiamo alla vita come un racconto, possiamo dire che si esplica attraverso le storie che scegliamo, raccontando su di noi e del modo in cui le intrecciamo con il cammino. Ogni giorno aggiungiamo nuovi capitoli, scegliamo quali eventi mettere in primo piano e quali lasciare sullo sfondo. Le persone che incontriamo diventano personaggi, i luoghi scenari, l’emozioni il filo conduttore.
Ma chi è il narratore?
Siamo davvero noi a scrivere la nostra storia o il contesto, l’ esperienze e le relazioni modellano il nostro racconto, soprattutto, possiamo riscrivere il passato cambiando il modo in cui lo raccontiamo.
Qual’ erano i sentimenti che hai provato mentre scrivevi Risveglio?
Ho avuto molta paura, paura di mettere a nudo l’anima, spesso mi sono chiesta cosa ne faranno gli altri del mio cuore, se carpiranno la mia fragilità, poi mi sono detta la paura ci rende temerari, tu racconta poi vedrai che la tua anima si difenderà da sola.
Risveglio, nasce dopo quattordici anni da Dormibimbo, cosa ti ha portato a scrivere nuovamente?
Nel periodo del covid, quello stare lontano dalle persone, evitare i contatti, doversi confrontare molto più spesso dello spazio che ti circonda, che per quanto possa essere grande una casa, diventa ristretto, allora incominci a viaggiare dentro te stesso, e ho cominciato a raccontare, raccontarmi.
C’è più di te in Azzurra o Anna, in questo racconto?
C’è molto di me in Azzurra, la sua parte un po’ nostalgica, nel suo essere sempre irrequieta, quell’irrequietezza che la fa sentire un po’ stretta nel corpo che la contiene.
Tu dici che le persone non cambiano, ma sono solo diverse. Ci spieghi il Significato?
Non si può cambiare, perché altrimenti significa che non eravamo quello che mostravamo, è un cerchio che non potrà mai diventare quadrato, nemmeno le persone cambieranno mai, smusseranno gli spigoli, ma l’indole rimarrà sempre uguale. Al massimo si diventerà diversi, ci si adegua forse al mondo intorno, magari si sarà meno ingenue nel modo di fare, ma sicuramente nemmeno il male che ci tocca ci renderà cattivi, al massimo ci renderà più attente a dare fiducia agli altri.
Chiudiamo queste nostra piccola intervista, con una domanda semplice. Perché Risveglio, questo titolo?
Perché lo leggerete e capirete, ma sicuramente uno spoiler posso farlo. Prima o poi ognuno sentirà il bisogno di risvegliarsi dal torpore in cui vive. Risveglio è un viaggio dentro se stessi. Azzurra si risveglierà. Forse …. Grazie mille. Namastè
I tuoi libri dove si possono trovare?
I libri si possono trovare su internet e nei vari store.